Latte di canapa: l’alternativa al latte animale che non fa male all’ambiente
Negli ultimi tempi si stanno diffondendo sul mercato tantissime bevande che rappresentano una validissima alternativa al latte animale. Il latte di canapa è forse una bevanda vegetale meno nota rispetto ad altre come quella alla soia, al riso o all’avena, ma si rivela interessante sia per il gusto che per il ridotto impatto ambientale.
Pochi ingredienti per un risultato stupefacente
Preparare il latte di canapa è molto semplice, visto che non richiede particolari doti culinarie e occorrono soltanto pochissimi ingredienti. Quello fondamentale sono i semi di canapa, che potete utilizzare in versione integrale oppure decorticati, prestando soltanto attenzione alle differenti tempistiche di ammollo (per quelli decorticati è sufficiente un quarto d’ora, per quelli non decorticati qualche ora).
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Tranquilli, di stupefacente c’è solo la versatilità incredibile della canapa, mentre la vostra bevanda non avrà alcun effetto drogante…
Come altri tipi di latte, si può bere direttamente oppure si può utilizzare in ricette che richiedono l’aggiunta di latte, come sostituto appunto di quello animale. L’unico parametro di scelta è il vostro gusto!
Niente colesterolo, tanti benefici per l’organismo
Il latte di canapa è naturalmente privo di lattosio, essendo poi una bevanda vegetale è ricco di proteine vegetali e si rivela adatta a vegetariani, vegani, ma anche celiaci data l'assenza di glutine. E’ ricco di Omega 3 e Omega 6 e non contiene colesterolo, anzi, è utile in regimi alimentari volti a ridurlo. Elevato anche il contenuto di vitamina E.
Per quanto riguarda le calorie, sono poche e legate alla presenza di lipidi e carboidrati, considerando comunque che le fibre saranno presenti in bassissima quantità. Non vi forniamo informazioni precise perché molto dipende dalle dosi e dal bilanciamento degli ingredienti legato alla densità del latte di canapa (un latte più denso conterrà una quantità maggiore di semi e minore di acqua).
Il latte che fa bene all’ambiente
E’ ormai appurato che consumare carne e prodotti animali non sia ideale per l’ambiente e generi altissimi quantitativi di CO2. Ma anche alcune coltivazioni, a lungo andare, danneggiano il terreno che le ospita e hanno un impatto ambientale elevato. Sappiamo che la canapa è definita “maiale vegetale” perché è una pianta antispreco: non se ne getta via nemmeno una parte. Inoltre, le radici penetrano a fondo nel terreno e lo migliorano, limitando il proliferare di funghi. Essendo molto resistente alle malattie, evita l’utilizzo di erbicidi e pesticidi. E’ vero che occorre più acqua per coltivarla rispetto ad altre piante adatte alla produzione di bevande, ma non è quella che ne richiede di maggiormente: ha bisogno di più della soia, ad esempio, ma meno delle mandorle.
